Non solo vino: i piatti firmati da otto chef stellati sposano il sapore tutto romagnolo della birra artigianale Amarcord
Che la birra sia la bevanda preferita degli italiani, soprattutto under 40, si sa, ma che il mondo brassicolo si stia affermando come nuova eccellenza dell’agroalimentare italiano potrebbe lasciare qualcuno a bocca aperta. Eppure quella della birra artigianale è una realtà più che mai affermata nel Belpaese dove, a fronte di 16 birrifici industriali, si contano circa 800 piccole realtà artigianali.
Non stupisce, dunque, che la bevanda luppolata sia protagonista del Festival della Cucina Italiana, uno degli appuntamenti enogastronomici più rilevanti del Paese, in programma da venerdì 23 a domenica 25 settembre presso il Museo della Marineria a Cesenatico.
Non poteva di certo mancare la birra tra le proposte wine&food provenienti da tutta la Penisola, l’esposizione delle specialità alimentari della Penisola, la Scuola di sfoglia a cure delle Mariette artusiane e le degustazioni guidate insieme a grandi “palati” del vino.
Non si tratta di una “bionda” qualsiasi; a sposare i piatti delle otto grandi firme della cucina italiana che si alterneranno ai fornelli del Festival ci sarà il birrificio Amarcord, una delle realtà di maggior successo nel vitale mondo della birra artigianale italiana.
Nobili di nascita, complesse e raffinate di professione, le birre firmate Amarcord racchiudono tutto il sapore della Romagna a partire dal nome. Se Amarcord di Fellini descriveva in maniera quasi lapalissiana il mosaico di vite che abitavano la sua Romagna, il birrificio quel mosaico di vite (e sapori) lo ha racchiuso tutto in una bottiglia. Malto d’orzo e luppolo, miele d’acacia e millefiori, visciola, che è una ciliegia tipica di questa zona, e il prugnolo, un altro frutto di questo territorio, sono gli ingredienti che fanno grande questa birra.
Ma a renderla ancora più speciale ci ha pensato un fortunato incontro figlio, almeno per metà, della Romagna che conta, quello tra la poesia di Tonino Guerra e il genio birrario di Garrett Oliver, deus ex machina della rinomata Brooklyn Brewery di New York. È stato infatti grazie al contributo poetico e visionario di Tonino Guerra, anima romagnola espressa in poesia e sceneggiatura, che è nata Birra Amarcord Riserva Speciale, una birra che ripropone l’anima colorata, vibrante e solare della terra da cui proviene anche nel colore, lontano dagli “standard” giallo, rosso o nero, più vicino a quello di un albicocca, arricchito da riflessi rosati. A nobilitarla l’uso di lieviti dello Champagne che la rendono un abbinamento interessante sia per la cucina della tradizione che per quella più creativa.
A Cesenatico la birra Amarcord sposerà le proposte culinarie di otto grandi chef: Massimiliano Mascia, 2 stelle al San Domenico di Imola, Giuseppe Aversa del Buco di Sorrento, Riccardo Agostini del Piastrino di Pennabilli, Gregorio Grippo della Buca di Cesenatico, Maurizio Urso della Terrazza sul Mare di Siracusa, Enrico Croatti del Dolomieu di Madonna di Campiglio, Alberto Faccani del Magnolia di Cesenatico, Simone Ciccotti dell’Antica Trattoria San Lorenzo di Perugia, e il Maestro di tanti famosi chef italiani, Enrico Cosentino, l’inventore degli Scialatielli, pasta che lui proporrà personalmente con una ricetta ricca di sapore.
COS’E’ IL FESTIVAL DELLA CUCINA ITALIANA
Il Festival della Cucina Italiana giunto alla 16ª edizione è uno degli appuntamenti enogastronomici più rilevanti che raccoglie il meglio del cibo e del vino. Una delle sue caratteristiche è l’essere itinerante: negli anni scorsi si è svolto nella città del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola, all’Isola d’Elba, a Londra, a Piobbico, a San Benedetto del Tronto, a San Patrignano, a Rimini, a Bologna. Il Festival ha sempre attirato l’attenzione di pubblico, televisioni e giornalisti, e dei più importanti chef italiani, cantine eccellenti, buyers esteri.
La storia di Birra Amarcord nasce a Rimini grazie alla passione di alcuni giovani amici per la birra di qualità. Grazie al rapido successo di pubblico e di critica, si decide di aprire nel 2009 un moderno impianto di produzione nel cuore degli Appennini in prossimità di una sorgente d’acqua, ideale per produrre ottima birra. La linea classica firmata Amarcord comprende quattro specialità tutte legate all’iconografia felliniana e in omaggio alla città natale del grande regista, Rimini: Gradisca, Midòna, Volpina e Tabachéra. A queste si aggiungono le birre AMA e la Riserva Speciale.
Info: www.festivaldellacucinaitaliana.it – info@festivaldellacucinaitaliana.it
Orari:
venerdì 23 dalle 17 alle 24
sabato e domenica dalle 12 alle 24
INGRESSO GRATUITO
Prenotazioni alberghiere / Ufficio IAT Cesenatico
Tel. +39 0547 673287 – N. Verde 800 55 69 00
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